Peter Stamm

Agnes

Nella sala di lettura della biblioteca civica di Chicago, un giovane non ha ancora gettato uno sguardo ai documenti sui quali dovrebbe lavorare. I suoi occhi sono irresistibilmente attratti da una ragazza seduta davanti a lui: ha un aspetto fragile...

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SINOSSI

Nella sala di lettura della biblioteca civica di Chicago, un giovane non ha ancora gettato uno sguardo ai documenti sui quali dovrebbe lavorare. I suoi occhi sono irresistibilmente attratti da una ragazza seduta davanti a lui: ha un aspetto fragile e sicuro insieme, i capelli scuri che le arrivano alle spalle, il volto pallido senza trucco, uno sguardo fuori dell'ordinario…
Tra un po' la ragazza si alzerà, e lui la seguirà fino al bar della biblioteca, dove scambierà con lei le prime parole. Le dirà che è svizzero e che sta scrivendo un libro sui treni di lusso americani. Saprà che lei si chiama Agnes, è americana, studia fisica e suona il violoncello. Il suo divertito cinismo la stuzzicherà talmente che si rivedranno spesso. Passeggeranno sulle sponde del lago Michigan a discutere con gravità tutta giovanile di arte e politica, scienza e sentimento. Si innamoreranno…
Un giorno, però, Agnes gli chiederà: «Perché non scrivi una storia su di me? Così so che cosa pensi veramente». Lui lo farà e, nove mesi dopo, sarà costretto ad annotare: «Agnes è morta. L'ha uccisa un racconto. Di lei non mi è rimasto nulla, se non questo racconto».
Accolto al suo apparire nei paesi di lingua tedesca con entusiasmo dalla critica («una delle più belle storie degli ultimi tempi» ha scritto Die Zeit; «un'opera dalla forza travolgente» ha replicato Der Spiegel), Agnes può essere letto come un romanzo sulla gioventù che cerca disperatamente di comunicare o soltanto di sopravvivere in un mondo che non tollera gli esseri più fragili o più lucidi; oppure come un racconto sull'epoca dell'informazione totale, in cui il dominio incontrollato dei media toglie ogni residua concretezza alla vita; o, infine, come una semplice e bella storia d'amore tra giovani Werther del Duemila.
Quello che più colpisce è la lingua di Peter Stamm: una lingua essenziale, priva di ogni immagine superflua e di ogni allusione psicologica. Una lingua che descrive lucidamente, senza alcun pathos, il male di vivere e la difficoltà d'amare del nostro tempo

Autore

Peter Stamm è nato nel 1963 in Svizzera. Dopo aver vissuto a lungo a Parigi e a New York, risiede ora a Winterthur. Dal 1997 è editor della rivista letteraria «Entwürfe für Literatur». Presso Neri Pozza ha pubblicato, con grande successo di pubblico e critica, i romanzi Agnes (vincitore del Rauris Literary Prize 1999), Una vita incerta e la raccolta di racconti Quello che sappiamo fare.