Sayed Kashua

Due in uno

Beit Safafa è il quartiere più ricco di Gerusalemme est. Prediletto dagli Arabi israeliani provenienti dal nord, il quartiere ha prezzi di case, carne e altri generi di prima necessità così alti che nelle panetterie vi sono due...

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Informazioni
Traduzione di Elena Loewenthal
2013, pp. 352, € 19,00
ISBN: 9788854506671
Collana: Bloom
Generi: Narrativa straniera, Letteratura contemporanea
SINOSSI

Beit Safafa è il quartiere più ricco di Gerusalemme est. Prediletto dagli Arabi israeliani provenienti dal nord, il quartiere ha prezzi di case, carne e altri generi di prima necessità così alti che nelle panetterie vi sono due tariffari, uno per i locali e un altro per gli immigrati.
A Beit Safafa vive l’avvocato protagonista di queste pagine, un giovane procuratore con una promettente carriera da prin­cipe del foro gerosolimitano davanti a sé. Vive in una villetta, due piani con salotto spazioso, cucina ultramoderna e due ampie stanze da letto. E ogni giorno raggiunge il centro a bordo della sua elegante Mercedes nera. Insomma, l’avvocato è, come si usa dire, un uomo che ne ha fatto di strada, un bravo ragazzo che ha di certo realizzato il sogno di sua madre, comune a tutte le madri arabe in Israele: avere un figlio medico o avvocato di successo.
Tuttavia, ha anche un cruccio che l’affligge non poco. Si vergogna delle sue lacune in fatto di mu­sica, letteratura, teatro e cinema. Lacune rilevanti, visto che suoi colleghi israelia­ni parlano disinvoltamente di tali argomenti. Perciò, di tanto in tanto fa una capatina in una vecchia libreria a dare una sbirciata ai titoli di narrativa raccomandati da Ha’aretz, il giornale cui è opportunamente abbonato.
Un giorno, nel settore dei libri usati della libreria, scopre, e decide di comprare all’istante, una copia gualcita di Sonata a Kreutzer, il celebre racconto di Tolstoj, che sua moglie gli ha una volta stranamente menzionato. La sera a letto, prima di spegnere la luce sul comodino, sfoglia delicatamente il libro e, a pagina centodue, si ritrova tra le mani un minuscolo bigliettino bianco, con un testo scritto in arabo con la grafia di sua moglie: «Ti ho aspettato e non sei venuto. Spero che vada tutto bene. Volevo ringraziarti per la notte scorsa, è stata meravigliosa. Mi chiami domani?».
Da quell’istante l’avvocato dismette i panni del professionista illuminato e prende quelli dell’arabo consumato dal sospetto e dalla gelosia. Umiliato nel suo onore, comincia a seguire la moglie per le strade di Gerusalemme, cercando di scoprire il suo tradimento. Si imbatterà in un giovane assistente sociale arabo, che accudisce un israeliano in stato vegetativo dopo un incidente, e cerca anche lui di trovare il suo posto nel mondo.
Romanzo che descrive magnificamente l’incontro-scontro tra i due mondi, arabo ed ebraico, in una Gerusalemme dov’è impossibile non schierarsi dall’una o dall’altra parte, e dove ogni scelta è gravida di conseguenze, Due in uno ha ottenuto uno straordinario successo di critica e di pubblico in Israele.

 

 

Vincitore del premio per la letteratura istituito dal primo ministro d'Israele e del Premio Bernstein.

I diritti del romanzo sono stati venduti in Israele, America, Cina, Francia, Germania, Inghilterra, Olanda, Polonia, Turchia e in numerosi altri paesi.

Doppie vite in Israele, tra gelosie e ambizioni, voglie di modernità e peso della tradizione, desideri e ossessioni.

Autore

Sayed Kashua, scrittore arabo-israeliano, è nato nel 1975 a Tira, in Israele. Ha studiato sociologia e filosofia alla Hebrew University di Gerusalemme. Autore di altri due romanzi scritti in ebraico, Arabi danzanti (2003), E fu mattina (2005), collabora con il quotidiano Haaretz e il settimanale Kol Ha’Ir, dove dipinge con umorismo i problemi incontrati dagli arabi in Israele e la difficoltà di conciliare le due realtà. Con Neri Pozza ha pubblicato Due in uno (2013, BEAT 2018) e Ultimi dispacci di vita palestinese in Israele (2017). Dal 2014 vive negli Stati Uniti con la moglie e i due figli.