In un freddo mattino autunnale senza nuvole, davanti a Julia Win si spalanca un abisso oscuro. Ode una voce, chiara e inequivocabile, dentro di lei. La voce roca, profonda e severa di una donna che pone domande dirette – Perché sei sola? – come se sapesse che, dietro la sua brillante maschera di avvocato di successo di uno dei più prestigiosi studi legali newyorchesi, si cela l’infelicità di una donna disillusa dall’amore e dalla vita.
Le mani sulle orecchie, come a scacciare un ronzio fastidioso, Julia tenta di tutto perché la quiete torni nella sua testa. Si fa visitare dal dottor Erikson per scongiurare una qualche forma di schizofrenia, si accosta alla meditazione in compagnia di Amy, l’amica del cuore buddhista, ma invano. La voce non sparisce; continua, anzi, imperterrita a porre domande imbarazzanti: Perché nascondi ancora una volta la verità?
Nello stesso freddo giorno autunnale, Julia riceve una lettera di U Ba, il fratellastro che vive a Kalaw. Con la sua magnifica calligrafia, U Ba la informa che la stagione delle piogge è finita a Kalaw e che non ci vorrà molto perché la prima rugiada si posi sull’erba del suo giardino. Poi le racconta «un fatto davvero strano». All’incrocio grande di Kalaw, sotto l’albero di banyan, a un tratto una donna si è staccata dalla sorella per seguire un giovane sconosciuto, continuando a chiamare un nome che nessuno nel villaggio aveva mai sentito prima. Quando il giovane si è voltato stupito del clamore alle sue spalle e i loro sguardi si sono incontrati, la donna si è irrigidita ed è crollata a terra, come l’avesse colpita un fulmine, in un giorno terso e senza nubi. Meditando sulle parole del fratello, Julia comprende che è lì, a Kalaw, dove ha trascorso i giorni più esaltanti della sua vita, che è racchiuso ancora una volta il suo destino.
Magnifico seguito dell’Arte di ascoltare i battiti del cuore, il romanzo di Jan-Philipp Sendker costituisce una splendida conferma del suo incomparabile talento nel descrivere la forza dei legami familiari e nell’illuminare le segrete affinità del cuore.