Amitav Ghosh

Il paese delle maree

Piya è appena arrivata a Canning, l'ultima fermata per i Sundarban, l'immenso arcipelago che si stende fra il mare e le pianure del Bengala e che, secondo la leggenda, è sorto il giorno in cui la treccia del dio Shiva si è...

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Informazioni
Anna Nadotti
2005, pp. 464, € 17,00
ISBN: 8854500305
Collana: Le Tavole d'Oro
Generi: Narrativa straniera
SINOSSI

Piya è appena arrivata a Canning, l'ultima fermata per i Sundarban, l'immenso arcipelago che si stende fra il mare e le pianure del Bengala e che, secondo la leggenda, è sorto il giorno in cui la treccia del dio Shiva si è disfatta e i suoi capelli bagnati si sono sciolti in un immenso e intricato groviglio. E, in effetti, a chi da Canning giunga fino a Lusibari, il più lontano dei lembi di terra abitati dei Sundarban, le isole sembrano davvero migliaia di ciocche arruffate, o fili smarriti del tessuto dell'India, frange sbrindellate del suo sari.
Piya, giovane biologa marina nata nel Bengala ma cresciuta negli Stati Uniti, è arrivata in questo dedalo di fiumi e foreste per scandagliare le profondità marine, alla ricerca di delfini o di qualche altra specie rara di mammifero marino. Sui corsi d'acqua di mezzo mondo, sull'Irrawaddy, sul Mekong o sul Mahakam, Piya si è sempre sentita protetta dalla sua inequivocabile estraneità, dai suoi capelli neri corti, dalla sua pelle scura, dal suo viso lungo e sottile, dai suoi lineamenti delicati di giovane donna indiana. Qui, in un posto in cui si sente più straniera che altrove, Piya sa che il suo aspetto la priva di ogni protezione.
Per Kanai Dutt, invece, l'interprete diretto a Lusibari per decifrare un misterioso diario lasciato da suo zio, l'arcipelago è soltanto un paesaggio dove poter sfoggiare l'agilità e la prontezza del viaggiatore capace di cogliere istintivamente l'attimo.
Soltanto per Fokir, il pescatore, i Sundarban sono il mondo. A bordo della sua barca, fatta di canne, foglie di bambù e fragili assi di legno malconce, Fokir conosce ogni angolo di quest'universo sorto dal disfarsi della treccia di Shiva, e sa che qui non non esistono confini tra acqua dolce e salata, fiume e mare, poiché quotidianamente le maree ricoprono la terra e foreste intere scompaiono.
Attorno a questi tre straordinari personaggi – la giovane studiosa attratta dalla potenza della natura, l'interprete che incarna la razionalità dell'Occidente, il pescatore che attinge alla millenaria sapienza dell'Oriente – si snoda un grande romanzo d'avventura in cui Ghosh dà voce all'eterno conflitto tra uomo e natura, libertà e destino, mito e ragione.

Autore

Amitav Ghosh è nato a Calcutta nel 1956, ha studiato a Oxford e attualmente vive tra la sua città natale e New York. Considerato «uno dei piú grandi scrittori indiani» (la Repubblica), ha pubblicato anche: Il paese delle maree (Neri Pozza 2005, beat 2020), Circostanze incendiarie (Neri Pozza 2006), Il Palazzo degli specchi (Neri Pozza 2007, beat 2022), Mare di papaveri (Neri Pozza 2008, beat 2011), Il cromosoma Calcutta (Neri Pozza 2008, beat 2013), Lo schiavo del manoscritto (Neri Pozza 2009), Le linee d’ombra (Neri Pozza 2010, beat 2017), Il fiume dell’oppio (Neri Pozza 2011, beat 2017), Diluvio di fuoco (Neri Pozza 2015, beat 2017), La grande cecità (Neri Pozza 2017, beat 2019), L’isola dei fucili (Neri Pozza 2019, beat 2021) e Jungle nama (Neri Pozza 2021).