Nella sua quieta casa di Arran, un’isola sperduta sulla costa occidentale della Scozia, Clarissa Gray, celebre autrice di romanzi polizieschi, si imbatte in un uomo agonizzante che, prima di morire per un profondo taglio alla gola, le porge con gesto implorante un rettangolino di cartone…
Ambizioso thriller in cui «ne va della sopravvivenza dell’umanità» (Le Figaro), Il silenzio di Dio ci restituisce tutta la forza visionaria e la magia narrativa di Gilbert Sinoué. Giorno dopo giorno, seguiamo l’indagine di Mrs Gray, finché non ci troviamo al cospetto di una verità assolutamente inaccettabile. Come possiamo, infatti, accettare la folle idea che l’uomo col volto smunto e la gola tagliata sia addirittura l’Arcangelo Gabriele? Come credere, poi, che un serial killer si aggiri nel Regno dei Cieli uccidendo Yeliel, Elemiah, Hekamiah e seminando il terrore tra gli angeli? E, infine, come non rifiutare la sola vaga prospettiva che i sospetti possano sfiorare il figlio di Amram, Yeshua e il figlio di Amina, i fondatori delle tre grandi religioni monoteiste?