Eric possiede quanto di peggio un trentacinquenne possa avere: un po’ di talento e qualche abilità. Prima di arrivare nel Lower East Side, il quartiere di New York dove le sinagoghe sono ormai accerchiate da rivendite di falafel, sex shop e negozi di patacche bollywoodiane, ha pubblicato un racconto su una rivista letteraria. Ma sono passati quasi dieci anni da allora, e il suo sogno di una vita facile è andato definitivamente a farsi benedire.
Ora campicchia dirigendo il «Berkmann», «un ristorante travestito da teatro travestito da nostalgia», e non sa come uscire da in un guaio davvero grosso.
Era con Ike, il barista, e un amico in giro per locali, quando Ike si è accasciato al suolo, stecchito da un colpo di pistola. Per Eric, a sparare sono stati due balordi, ma due testimoni dicono di avervisto proprio lui, il direttore del «Berkmann», aggirarsi sul luogo del delitto con un oggetto metallico in mano che aveva tutta l’aria di essere una pistola.