Jon McGregor

Se nessuno parla di cose meravigliose

È un pomeriggio tiepido dell’ultimo giorno d’estate e, nella sua stanza al numero diciotto, un ragazzo sta riponendo con cura in una scatola le sue cose. Qualche porta più in là, una giovane donna sta impacchettando...

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Informazioni
Massimo Ortelio
2003, pp. 256, € 14,00
ISBN: 9788873059301
Collana: I Narratori delle Tavole
Generi: Letteratura contemporanea, Narrativa straniera
SINOSSI

È un pomeriggio tiepido dell’ultimo giorno d’estate e, nella sua stanza al numero diciotto, un ragazzo sta riponendo con cura in una scatola le sue cose. Qualche porta più in là, una giovane donna sta impacchettando i suoi averi, anche se non sa dove andare. All’altro lato della strada, un padre e una madre stanno sgattaiolando nella loro camera da letto; dei ragazzi, grandi scarpe da ginnastica, calzoni militari e capelli tinti, si sono appena svegliati, la testa ancora colma di musica, colori e ormoni della notte; al numero venticinque, un uomo, in cima a una scala, sta dipingendo con maniacale attenzione le sue finestre di un bellissimo celeste, delicato come la luce dell’aurora; una donna, affacciata a un balcone, sta sbattendo una coperta; più in là ancora, voci, suoni, odori, barbecue… Sembra un pomeriggio qualunque in una strada qualunque.
Ma tra un po’ tutta la strada apparirà come un quadro vivente fatto di bocche spalancate: la coperta della donna affacciata al balcone penzolerà immobile come un gonfalone, il pennello dell’uomo al numero venticinque lascerà per terra una lunga scia celeste, il ragazzo al numero diciotto scatterà come uno sprinter dopato… Poiché questo è un giorno eccezionale, un giorno in cui un tragico istante svelerà le cose meravigliose di cui nessuno parla…
Come su polaroid dai colori tenui e magici, così Jon McGregor, il giovane talento della letteratura inglese, «acclamato dalla critica come il nuovo Ian McEwan», ritrae in questo romanzo l’esistenza della gente comune. Più di ogni altra cosa, colpisce in queste pagine la sua lingua, capace di illuminare, come raramente accade, l’assoluta poeticità dei sentimenti ordinari e di «restituirci il semplice miracolo della vita» (The Glasgow Herald).

Autore

Jon McGregor è nato alle Bermuda nel 1976. Dopo aver studiato a Bradford, vive oggi a Nottingham. Se nessuno parla di cose meravigliose (Neri Pozza, 2003) è il suo primo romanzo, selezionato nella long-list del Booker Prize e scritto sulla barca sulla quale McGregor ha vissuto per due anni.