Neri Pozza Editore | Stephanie Cowell
 
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Stephanie Cowell

Stephanie Cowell è autrice di romanzi storici di grande successo, quali Nicholas Cooke, The Players: A Novel of the Young Shakespeare, e The Physician of London (vincitore dell'American Book Award 1996). Apprezzato soprano, vive a New York City con suo marito. Con Neri Pozza ha pubblicato, con notevole successo, Il matrimonio delle sorelle Weber.

I LIBRI

Il matrimonio delle sorelle Weber

Stephanie Cowell

È un giovedì sera del 1777 a Mannheim, in Germania. Un giovedì sera davvero speciale per il copista di musica Fridolin Weber e la sua famiglia. Nel salotto del suo piccolo appartamento, spolverato e lustrato come non mai, e illuminato da ben otto candele, a sorseggiare caffè mescolato alla cannella e alla panna stasera non sono soltanto il cugino Alfonso e il violinista di corte Heinemann, gli ospiti abituali del giovedì sera coi quali Fridolin si diletta a suonare. Appena giunte da Salisburgo, due persone onorano per la prima volta casa Weber: una donna dal petto abbondante, il viso lungo e triste, i capelli raccolti sulla testa, le labbra strette come un borsellino ben chiuso, e il suo giovane figlio, un ragazzo pallido con grandi occhi, un naso possente e agili mani che spuntano dai polsini di trina. Si chiamano Mozart e sono a Mannheim «alla ricerca di qualche opportunità», come dice la donna, per il giovanotto che, a quel che si sussurra, ha un talento musicale fuori del comune.
L'emozione è palpabile nel salotto di casa Weber. Fridolin, il cugino Alfonso e Heinemann sono eccitati all'idea di sentir suonare il ragazzo; le quattro figlie di Fridolin, Sophie, Constance, Aloysia, Josefa, in piedi accanto al clavicordo, con i loro migliori abiti da casa, i capelli splendenti di riccioli, i corpi che emanano quel profumo di gioventù che, con un po' di sapone e una sottogonna pulita, è fresca come un mazzo di fiori, sono eccitate dal fatto stesso di poter contemplare un giovanotto tra le mura di casa; Maria Caecilia, la moglie corpulenta di Fridolin, stremata dall'aver passato ore in cucina a sfornare dolci, è, invece, turbata dal turbamento delle figlie. Ha educato le quattro a stare perfettamente in società (le fanciulle cantano divinamente e sono estremamente compite) e si sente autorizzata a concepire per loro soltanto un matrimonio di tutto rispetto, con qualche nobile facoltoso, magari, in grado di dare lustro e onore alla famiglia, certo non con un giovanotto di belle speranze in cerca di fortuna…
Romanzo storico in cui la felicità della scrittura si unisce al piacere delle vicende narrate, Il matrimonio delle sorelle Weber ci porta direttamente nel cuore dell'animo femminile, nei sogni, nei desideri e nelle disillusioni di quattro giovani donne e della loro madre, e, insieme, ci offre il ritratto perfetto di un'epoca di grande creatività e civiltà.

La donna col vestito verde

Stephanie Cowell

È la primavera del 1864 a Parigi, e la capitale vive la grande trasformazione voluta da Haussmann, delegato dell'imperatore, che ha giurato di fare dell'angusta città medievale il gioiello più splendente d'Europa. Interi quartieri vengono abbattuti per lasciare spazio a magnifici boulevard fiancheggiati da eleganti ville a schiera.
Un giovane artista di bell'aspetto, la barba scura, gli occhi neri e guizzanti e i modi spavaldi di chi cela una certa timidezza da provinciale, passeggia dalle parti della Sorbona, dove magioni e palazzi maestosi sorgono ancora accanto a baracche e tuguri.
Si chiama Oscar Claude Monet, viene da Le Havre e, in questa primavera della metà del XIX secolo, venderebbe probabilmente ancora caricature per le strade della piccola città dell'Alta Normandia se non avesse incontrato un giorno Eugène Boudin, un pittore locale con tanto di cavalletto in spalla e cappello marrone, che lo ha convinto ad andare a studiare arte nella ville lumière.
Si sta facendo quasi buio quando il giovane entra in una libreria in rue Dante. «Libraire Doncieux» recita l'insegna dipinta a mano che penzola all'entrata.
Dietro la scrivania siede una giovane donna. I folti capelli castano-dorati, raccolti in un'acconciatura modesta e fermati con un pesante nastro di velluto nero, brillano alla luce della lampada da tavolo. È una ragazza molto giovane e bella, coi lineamenti marcati, che ricordano quelli di una statua greca, sopracciglia ben disegnate, begli occhi e seni pieni che premono contro il corsetto dell'abito.
Si chiama Camille-Léonie Doncieux ed è la donna del destino di Claude Monet. Lui la accoglierà nell'atelier che divide con Frédéric Bazille lungo la Rive Gauche, un appartamento ingombro di libri, scialli, arredi scenici, sedie, dove trascorrono giornate intere Renoir, Pissarro e Paul Cézanne. La dipingerà diciannovenne, bella e sdegnosa, con un abito verde da passeggio con un lungo strascico. La trascinerà nella sua vita bohémienne e la amerà e tradirà...
Storia di una tormentata, intensa e tragica relazione d'amore tra un grande artista e una giovane donna del XIX secolo, La donna col vestito verde è un magnifico romanzo sul conflitto tra arte e sentimento, fedeltà e tradimento, menzogna e verità.

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