2022, pp. 272, € 9,99
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Super Beat
2022, pp. 272, € 18,00
La saga si apre con il trasferimento della commissaria Isabelle Bonnet a Fragolin, pittoresco paesino provenzale nell’entroterra della Costa Azzurra, dove la donna ha trascorso la sua infanzia. Ex capo della squadra antiterrorismo di Parigi, l’ispettrice è infatti stata costretta a un periodo di riposo dopo le ferite riportate nel corso di uno sventato attentato al presidente francese. Scontrandosi con questi propositi, come da copione, Fragolin si rivela tutt’altro che una cittadina tranquilla, portando Isabelle a calarsi nei panni di Madame le commissaire e coinvolgendola, insieme al bizzarro assistente Jacobert Apollinaire Eustache, in una fitta serie di misteri da risolvere. Riproporre una formula nota senza scadere nel prevedibile è la sfida che Pierre Martin si propone di vincere proprio a partire dalla sua protagonista, perno intorno al quale ruota la saga. Tanto enigmatica quanto intrigante, da un lato Isabelle è una donna in crisi, in lotta con un passato burrascoso e con un caso che l’ha segnata; dall’altro, Madame le commissaire è profondamente risoluta, si prende gioco dei suoi colleghi uomini, dorme fino a tardi, si ferma alla boulangerie per acquistare il pane e far due chiacchiere con i vicini di casa. È, altresì, un’investigatrice dall’intuito brillante e una donna fieramente solitaria. Vive una relazione sentimentale che non implica convivenze o progettualità, ha poche ma sincere amicizie e anche nelle indagini è un lupo: preferisce agire da sola e senza paura.
Il mare chiama giallo, ma in questo caso è vero anche il contrario. È a Fragolin, immaginaria cittadina della reale regione francese Provence-Alpes-Côte d’Azur, che sorprendiamo Isabelle nella scena di apertura di Madame le commissaire: ovunque c'è profumo di lavanda, le cicale impazzano, e gli abitanti della cittadina si godono rilassanti nuotate nel mare cristallo dell’isola Porquerolles. Le atmosfere della Provenza sono uno degli aspetti più caratteristici e indovinati della saga, e Pierre Martin, attraverso le descrizioni dei paesaggi e della quotidianità di Fragolin, riesce a farci viaggiare con l’immaginazione, catapultandoci nella terra ocra degli altopiani, nel lilla-blu della lavanda e nell’azzurro intenso del mare all’orizzonte, «lo strano velo argenteo steso su tutto».
Dietro lo pseudonimo di Pierre Martin si cela un autore tedesco che, con la saga Madame le commissarie, ha portato Isabelle Bonnet e il suo assistente Apollinaire a diventare in Germania dei veri e propri personaggi di culto. I libri di Martin hanno il respiro del poliziesco classico, basato sul ragionamento investigativo piuttosto che sull’azione, agganciando il lettore fino alla risoluzione dei casi.
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