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«All’alba della domenica di Pasqua del 1919 il cielo sopra Perdido, in Alabama, è terso, di un pallido rosa traslucido che non si riflette sulle acque nere che la settimana precedente hanno allagato del tutto la città. I milleduecento abitanti si sono tutti rifugiati in collina. La città marcisce sotto un vasto strato di acqua scura, putrida e stagnante che cominciava a ritirarsi. Oscar Caskey e il suo servitore Bray remano lentamente su una piccola imbarcazione attraverso le strade della cittadina. Mentre passano davanti a quello che quattro giorni prima era l’Osceola Hotel, intravedono una donna sconosciuta in piedi davanti alla finestra aperta di una delle camere da letto del secondo piano. È alta, magra, pallida e molto bella: il suo nome è Elinor Dammert. Sostiene di aver dormito durante l'evacuazione dell'albergo. Ma il segno lasciato dall’acqua alta al picco della piena nella camera supera di quasi mezzo metro la testiera del letto rifatto con cura dalla giovane donna. Nessun essere umano sarebbe potuto sopravvivere in quella stanza».
Inizia così la saga di un piccolo paese del Sud degli Stati Uniti, in cui tutti si aiutano e in cui è possibile fare fortuna, soprattutto se si è bianchi, ricchi e se si sa quali domande porre. Perché come ogni piccolo paese, anche Perdido ha i suoi segreti… Segreti custoditi dalla potente famiglia Caskey e dalla sua matriarca Mary Love, la prima a capire che dietro l’apparente grazia e la bellezza di Elinor si nasconde qualcos’altro. Una creatura che aleggia negli incubi e nelle storie spettrali che gli abitanti di Perdido sussurrano da intere generazioni. Una creatura terrificante che per cinquant’anni terrà in scacco la cittadina e i destini delle persone che la abitano, nel bene e, soprattutto, nel male.
Cinquant’anni di morti (più o meno naturali), matrimoni, nascite, malattie, lotte per il potere: tutto avviene in questa cittadina del profondo Sud abitata da 1200 anime e circondata da due fiumi – il Blackwater e il Perdido – e il cui motore commerciale è dato da una segheria di lynchiana memoria…
A Perdido pestilenza e prosperità camminano mano nella mano e l’aria che si respira porta i colori fangosi e opprimenti dei fiumi che la costeggiano.
Benvenuti a Perido. Venite a scoprire quest’angolo tranquillo dell’Alabama. Venite a conoscere Elinor Dammert, la donna che arriva con la piena e che sconvolge la vita di un’intera comunità.
Scrittore prolifico, sceneggiatore riconosciuto a livello internazionale, amato da Stephen King e considerato da Peter Straub uno dei migliori autori di horror in America, Michael McDowell è nato in Alabama negli anni Cinquanta. La sua terra natia fu una fonte inesauribile di ispirazione, soprattutto per il legame che i suoi abitanti hanno con l’occulto e il soprannaturale.
La sua prima pubblicazione, L’amuleto (1979), un romanzo horror cupamente umoristico su un amuleto assassino che passa di mano in mano tra gli abitanti di una piccola città dell'Alabama, gli permise subito, grazie al successo riscontrato, di diventare uno scrittore a tempo pieno.
In meno di dieci anni scrisse più di trenta romanzi, tra cui The elementals (1981), il suo “libro più crudele e il più divertente da scrivere”, fino ad arrivare alla pubblicazione di Blackwater.
Da gennaio a giugno del 1983 McDowell pubblicò ogni mese un episodio dell’epica saga ambientata nella città di Perdido, Alabama, tra gli anni '20 e '60, che narra di un clan di ricchi proprietari terrieri, i Caskey, il cui equilibrio è sconvolto dall’arrivo in città di una misteriosa sconosciuta: Elinor Dammert.
L’enorme successo commerciale di Blackwater influenzò il suo amico e fan della prima ora, Stephen King, nella stesura de Il miglio verde (1996). McDowell firmò 11 episodi della serie Un salto nel buio del regista de La notte dei morti viventi George Romero e collaborò con Tim Burton in Beetlejuice (di cui fu co-creatore e sceneggiatore) e in Nightmare before Christmas, di cui firmò l’adattamento.
Scomparve nel 1999 a causa di una complicazione dell’HIV, lasciando dietro di sé molti progetti incompiuti. Tabitha King, autrice e moglie di Stephen King, completerà uno dei suoi romanzi: Come candele che bruciano, pubblicato postumo nel 2006.
1922. Solo una diga può controllare la furia delle acque. Ma attorno al cantiere si verificano episodi inquietanti: correnti capricciose, sparizioni inspiegabili, operai in rivolta. La matriarca Mary-Love si scontra con Elinor, ora parte della sua famiglia. A Perdido i mutamenti saranno profondi, le conseguenze irreversibili. La lotta è appena cominciata.
1928, Perdido. Il clan Caskey è dilaniato dalla lotta intestina tra MaryLove ed Elinor. Altre ombre si allungano sull’orizzonte. Gli eventi varcheranno i confini dell’immaginazione. Elinor ha preso possesso della casa più bella di Perdido. Ma negli angoli bui della magione allignano ricordi spaventosi che, come ragni instancabili, tessono tele mortali.
1938. È l’alba di una nuova èra per il clan Caskey. La determinazione di Elinor porta finalmente i suoi frutti. I nemici di ieri saranno gli amici di domani. Il conflitto in Europa porta sangue nuovo a Perdido.
1945. Come un organismo vivente, la famiglia Caskey si sviluppa e si trasforma. Alcuni affrontano la morte, altri accolgono la vita, tra riavvicinamenti inattesi, rancori sordi e separazioni inevitabili. Una scoperta sorprendente farà prosperare la città. Sarà sufficiente la fortuna, ora che la natura reclama il suo debito?
1958. Gli anni passano ma non portano quiete per i Caskey. Dopo l’età dell’oro, ritornano giorni bui. Qualcosa incombe su Perdido, i suoi abitanti e i suoi fiumi. Il tempo delle profezie è arrivato.
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