La meccanica degli spiriti e la vera storia di Kathleen Goligher

La morte è soltanto l’inizio.

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Professore di ingegneria alla Queens University di Belfast, Irlanda, e studioso di fenomeni psichici, William Jackson Crawford è un uomo di scienza e uno scettico, ma una sera, capitato intorno al tavolo di una sessione spiritica, gli giungono delle voci - apparentemente dall'aldilà - che mettono un dubbio nel suo cuore e un seme di ossessione nella sua mente. Gli spiriti potrebbero davvero comunicare con lui o si tratta di un trucco da salotto di Kathleen?

La meccanica degli spiriti, in libreria e in ebook dal 24 ottobre, si basa sulla storia vera del professor William Jackson Crawford e della celebre medium Kathleen Goligher.

West, negli studi preliminari alla stesura del suo romanzo, ha voluto approfondire la vita di Kathleen Goligher e del cosiddetto Circolo Goligher.
Di seguito, riportiamo il contenuto delle sue indagini.

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Kathleen Goligher nacque a Belfast il 27 giugno 1898. Costretta a trasferirsi quasi ogni anno sin dalla primissima infanzia, viveva con i suoi cinque fratelli in minuscoli appartamenti di case popolari. Per quanto gli alloggi della famiglia Goligher fossero modesti, Belfast vantava standard di vita di gran lunga migliori rispetto ad altre città industriali britanniche, come Birmingham, Liverpool, Glasgow o Manchester. Da bambina, Kathleen aiutava la famiglia a pagare le spese, tagliando abiti per le grandi fabbriche tessili della città, leader su scala mondiale. Le donne dell’Ulster erano rinomate per il loro lavoro di fino, ma la famiglia Goligher era probabilmente più coinvolta nel mestiere meno qualificato di taglio dei modelli, non occupandosi propriamente della cucitura. La retribuzione era esigua, ma le famiglie povere come quella dei Goligher potevano almeno permettersi il cibo e beneficiare di una casa di grazia fornita dai loro datori di lavoro.

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Quando Kathleen è nata, è probabile che la sua famiglia già praticasse lo spiritismo, ma fu lei a diventare la medium più importante di quello che prese il nome di Circolo Goligher.
Come ha fatto Kathleen a diventare la principale spiritista della sua famiglia e, in seguito, una delle medium più famose della comunità spiritica mondiale?
Nel proprio blog, l’autore de La meccanica degli spiriti osserva quanto sarebbe bello potersi sedersi con Kathleen davanti a una tazza di tè nel 1970, poco prima della sua morte. Le chiederemmo cosa accadde realmente tra il 1914 e il 1920, quando le sue arti furono indagate da William Jackson Crawford, e quale fu il segreto del suo successo, per cui il Circolo Goligher passò in poco tempo da particolarità locale a fenomeno di fama mondiale.
Qui possiamo solo fare delle ipotesi.

La linea della famiglia Goligher, da quanto risulta dai resoconti di William, era che le capacità mistiche di Kathleen fossero semplicemente più potenti rispetto a quelle degli altri membri del circolo, canalizzando gli spiriti con i fenomeni più persuasivi. Occorre tener conto del fatto che, all’epoca, l’attività di medium spirituale era prevalentemente femminile. Per la cultura del tempo, infatti, gli uomini avrebbero potuto mettere a rischio la propria reputazione accostandosi a pratiche occulte. D’altro canto, lo spiritismo offriva alle donne di ceto non abbiente un’opportunità di rilevanza, di potere sociale e, non meno importante, di denaro. In tal senso, è facile immaginare perché una giovane donna come Kathleen, intelligente e creativa, potesse preferirlo al taglio della biancheria.

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Qualche interrogativo sorge. È possibile che Kathleen abbia lavorato come medium sotto la costrizione della sua famiglia? Se si vive in un piccolo mondo, senza istruzione e senza prospettive esterne, è possibile iniziare a credere ciecamente nel paranormale, incuranti della dubbia moralità delle proprie azioni? Kathleen si è trovata prigioniera del suo stesso inganno o, sapendo di essere disonesta, ha scelto di non preoccuparsi delle implicazioni morali?
Non lo sapremo mai e, come osserva West, La meccanica degli spiriti è stato pensato in modo tale da preservare il mistero di Kathleen Goligher.
Tuttavia, possiamo fare dei ragionamenti.

I Circoli Goligher erano gestiti dalla sorella di Kathleen, Rebecca, e dal cognato, un commerciante di forniture per navi di nome Samuel Morrison. West sottolinea la curiosità del fatto, poiché non era la prima volta che una sorella maggiore si occupasse di gestire la carriera di giovani sensitive. Infatti, le prime medium spirituali del mondo, le Sorelle Fox, che vivevano in una comunità ultrareligiosa nell'altrettanto devota Hydesville, durante la prima metà dell'Ottocento furono gestite dalla sorella maggiore, Leah, che le portò in giro per gli Stati Uniti in qualità di fenomeno generosamente redditizio. Una delle due medium, Margaretta, distrutta dall'abuso di alcol, confessò in tarda età che i presunti raptus degli spiriti, che diedero origine al movimento spiritista, non erano nient’altro che mele fatte rimbalzare sulle assi del pavimento, ma dopo un certo punto il loro inganno era diventato troppo vantaggioso perché potessero comunicare alla sorella maggiore l’intenzione di tirarsi indietro. È possibile che Kathleen si sia trovata allo stesso modo usata e intrappolata dai membri più anziani del Circolo Goligher? Secondo West, sarebbe fuorviante. Considerata la perspicacia e l’intelligenza di Kathleen, l’autore mette in guardia da opinioni ingenue, secondo le quali una giovane ragazza non possa essere capace di frode.

Kathleen Goligher continuò a tenere sedute spiritiche anche dopo la morte di William Jackson Crawford, quando lo scetticismo intorno al Circolo Goligher prese a crescere, con la pubblicazione di pamphlet e articoli che mettevano in dubbio la veridicità di quelle sessioni. Nel 1921, un investigatore spiritista di nome d’Albe fu incaricato dagli editori di Crawford di riprendere il discorso da dove era stato interrotto, con l'obiettivo di dimostrare che i poteri di Kathleen erano autentici. Tuttavia, l’indagine di d'Albe non andò come previsto: Kathleen e la sua famiglia, secondo il rapporto, furono sorpresi a usare una serie di trucchi per inscenare i vari fenomeni.

In ogni caso, le sedute spiritiche continuarono anche in seguito al matrimonio di Kathleen Goligher, il 3 giugno 1925 nella chiesa presbiteriana di Belfast, con un erborista di nome Samuel Donaldson.
Il signor Donaldson era, a quanto risulta, un entusiasta spiritista, con una fede nei fantasmi pari a quella nelle erbe medicinali, e incoraggiò Kathleen a continuare le sue sedute spiritiche per circa un decennio in seguito al loro matrimonio, facendo da intermediario e da agente di prenotazione per coloro che desideravano partecipare agli incontri.

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I loro figli, ora defunti, conservavano vaghi ricordi di strani avvenimenti che si svolgevano al piano di sopra. Sembra che la figlia origliasse le sedute dal fondo delle scale, senza mai capire bene di cosa si trattava.
Come Kathleen, i suoi figli non parlarono delle sedute spiritiche ai loro figli, per cui ogni dettaglio è andato perduto.
Kathleen smise definitivamente di fare sedute spiritiche intorno ai trent’anni, lasciando che la sua fama da medium cadesse nell'oblio. L’unico ricordo apparente della sua vita passata è il nome che i Donaldson scelsero per le loro case, man mano che la famiglia si espandeva: le chiamarono Nacoma, che era il nome dello spirito guida di Kathleen.

“La mia visita all'Archivio Manoscritti di Cambridge, mentre progettavo La meccanica degli spiriti, si è rivelata un’affascinante incursione nella storia fotografica del Circolo Goligher. Vi trovai ogni sorta di immagine, scatti che non risultano online o sui libri, e più le guardavo da vicino, più leggevo il pacco di lettere che le accompagnava, più mi rendevo conto di avere davanti la prova evidente che Kathleen e la sua famiglia stessero davvero imbrogliando i loro ospiti. Detto questo, vale la pena ricordare che la storia della medianità spirituale è costellata di esempi di sensitivi che ammettono alcuni inganni, per poi spiegare che i trucchi servono semplicemente a rendere più spettacolari le loro doti autentiche.
Insomma, tra i fatti c'è sempre spazio per la fede, a prescindere da quante prove si scoprano.
I lettori del mio romanzo, La meccanica degli spiriti, vedranno che ho lasciato più di uno spazio per la fede nella mia narrazione della storia”.
A.J. West

I volumi
Ispirato alla vicenda reale di William Jackson Crawford e della medium Kathleen Goligher, La meccanica degli spiriti è un romanzo gotico che, con una svolta degna del miglior prestigiatore, prende infine le sembianze di una riflessione sulla repressione, la superstizione e la violenza psicologica. E se la morte fosse solo un inizio?
Traduzione di Irene Abigail Piccinini
2023, pp. 304, € 18,00
Altre edizioni
  • E-book
    2023, pp. , € 9,99
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