Perché leggere Bestie di Dizz Tate

Essere nate dalla rabbia e altre storie sull’essere ragazze

Lucrezia Bivona    03/10/2023

Nell’età dell’innocenza

Tredici anni e tutte le possibili vite che puoi avere ruotano attorno a un lago dalle acque scure e stagnanti. Tredici anni e ogni persona adulta intorno a te ti biasima, ti sminuisce, ti tratta come una bestia senza ritegno. Tredici anni e scopri che il tuo mondo è un manipolo di tue coetanee, che diventano presto sorelle, amiche, confidenti ultime di tutti i tuoi segreti. Innocenti, ma solo in apparenza; bambine, ma forse non per molto; vigili nelle proprie ossessioni, devote alle proprie passioni comuni. Ecco le protagoniste di Bestie di Dizz Tate.

Nate dalla rabbia

A Falls Landing, Florida, la vita sembra scorrere tranquilla. Ma oltre la superficie, transitano ombre oscure. Una mattina, scompare Sammy, la figlia del predicatore. La cittadina è in fermento, tutti la cercano, ma le ragazze narratrici rimangono impassibili, vigili, a guardare dall’alto. Assistono all’isteria crescente delle madri, all’angoscia, al senso di pericolo che si fa sempre più insistente. Sanno però cose che gli adulti non sanno, che, soprattutto, non possono capire. Sanno anche cosa pensano di loro i genitori, i quali giudicano la loro esuberanza, la loro giovinezza, con amarezza, sdegno.
«Le nostre madri ci danno delle bestie quando vogliono farci sentire in colpa».
Nulla, tuttavia, ha più valore di questa loro amicizia collettiva, un sentimento d’amore quasi morboso, totalizzante e senza mezze misure.

Oltre la superficie

Bestie non è soltanto un romanzo sulla sparizione di una ragazzina e di sorellanza adolescenziale. Il senso di abbandono, la mancanza di amore primigenio, il desiderio di sentirsi speciali, la fuga dalla prigione dell’infanzia, dalla provincia profonda, che contribuisce ad annichilire, interrompere, sminuire. Tutte queste tematiche si ritrovano nell’esordio di Tate, che incede con una penna fresca e decisa, in uno stile letterario, contemporaneo e accessibile, che cattura e ipnotizza. La narrazione in prima persona plurale è gestita magistralmente, e ispira una sensazione di lettura intima, coinvolgente. Il mondo delle ragazze diventa il nostro, il nostro il loro. Come nella miglior letteratura, i confini sbiadiscono e l’incredulità è sospesa.

Ragazze interrotte

Quando un libro si ama molto, è difficile parlarne senza sembrare troppo coinvolti. Ma forse il punto è proprio questo. Il giudizio su un romanzo pieno di umana emotività – del tipo più puro, individuale, meno romantico possibile – può non essere offuscato dal gusto, bensì amplificato, sostenuto. Bestie è un piccolo mondo che diventa universale, nonostante i fatti si svolgano in un posto recondito, forse anche anonimo e geograficamente traslabile. Suggerisce come la vita umana sia complessa fin dai primi passi che muoviamo da soli, fin dalle prime sensazioni che non comprendiamo, fin dai primi sguardi tra pari e simili. «Si può anche vivere una vita relativamente felice con una boccia rotta dentro, ma si prova sempre un senso di mancanza, una sensazione che poi diviene acuta e comune come la sete». Alcuni dei momenti in cui capiamo di essere diventati adulti sono rappresentati dall’insinuazione del dubbio, nonché dell’ingestibilità delle nostre emozioni, dell’incapacità di ripararsi di nuovo completamente e della consapevolezza di non avere soluzioni a niente. Così, appigliandosi in ultima istanza al quel-qualcosa di soprannaturale presente nel nostro mondo, Dizz Tate sembra chiedersi insieme a noi: quando il mondo va a fuoco, è sempre possibile rinascere dalle ceneri?

I volumi
Dizz Tate

Bestie

Quando una ragazza scompare, c’è chi glorifica e chi equivoca. Hazel, Britney, Leila, Isabel, Jody e Christian, un’unica mente come un alveare, si avvicinano pericolosamente al segreto piú torbido che aleggia sulla loro cittadina. Ma tutto questo ha un prezzo.
Traduzione di Annalisa Di Liddo
2023, pp. 224, € 18,00
Altre edizioni
  • E-book
    2023, pp. , € 9,99
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