Neri Pozza Editore | Blanche e Claude
 
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Blanche e Claude

Melanie Benjamin

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Parigi, 1940. L’esercito francese si è sfaldato come uno dei friabili pasticcini di Monsieur Escoffier e i nazisti dilagano per le strade della città. Occupano alberghi ed edifici storici senza alcun riguardo per il loro glorioso passato. Tra questi, l’Hôtel Ritz, in Place Vendôme, una delle sacre istituzioni della vita mondana parigina.
Meta di principi e duchesse, di Marcel Proust e Sarah Bernhardt, di scrittori e stelle del cinema sin dal lontano 1898, quando ha spalancato per la prima volta le sue porte offrendo ai suoi ospiti bagni privati, telefoni in ogni stanza, luci elettriche e le più squisite creazioni di Auguste Escoffier – meringhe farcite di crema alla vaniglia, tournedos alla Rossini, saporiti pâté – l’Hôtel Ritz è di proprietà dell’omonima famiglia ed è il regno incontrastato di Blanche Ross e Claude Auzello.
Capelli biondi, grandi occhi castani e un sorriso abbagliante, Blanche è approdata a Parigi negli anni Venti col sogno di diventare una diva del fiorente cinema francese del tempo. Sogno presto abbandonato nell’istante in cui si è imbattuta in Claude, un giovane che coi suoi modi pacati e sicuri ha subito conquistato il suo cuore di americana caparbia e irruente, pronta a infiammarsi contro le avversità del mondo.
Dopo diciassette anni di vita vissuta insieme, e dopo aver coltivato e poi realizzato insieme l’ambizioso progetto di Claude di dirigere l’Hôtel Ritz, i due si ritrovano a occuparsi del prestigioso albergo non più per conto di Mme Ritz, la vedova di César Ritz, ma al servizio di arroganti ufficiali nazisti.
La vita al Ritz è in apparenza sempre la stessa: la lussuosa opulenza, le maniere cortesi, le chiacchiere futili. Ma niente è come prima. Al posto della Garbo e della Dietrich adagiate sulle seggiole in pose seducenti ci sono ora Coco Chanel e la star del cinema Arletty, al posto di Picasso e Porter, i vari Hans e Fritz in uniforme. Troppo per Blanche Ross, americana infiammata dal coraggio e… maestra nell’arte dell’inganno.
Storia di un amore e, insieme, di un Grand Hôtel tra le cui mura sono state scritte alcune delle pagine più oscure e valorose del Novecento, Blanche e Claude costituisce una splendida conferma del talento dell’autrice de I cigni della Quinta Strada.

ISBN: 978-88-545-1961-9

Categoria:

Genere:

Collana: I Narratori delle Tavole

Pagine: 352

Tradotto da: Federica Oddera

Prezzo:18,00

ISBN: 978-88-545-1961-9

Categoria:

Genere:

Collana: I Narratori delle Tavole

Pagine: 352

Tradotto da: Federica Oddera

Prezzo:18,00

RECENSIONI

«Nessuno scrive della complessità della vita delle donne come Melanie Benjamin. In Blanche e Claude dà vita brillantemente alla Parigi in tempo di guerra, e a una eroina dimenticata».
Elizabeth Letts

Hanno scritto de I cigni della Quinta Strada:

«Un inno alla bellezza e alla crudeltà di un mondo scomparso».
People

«Un libro che narra, con rara sapienza, l’amicizia tra Truman Capote e Babe Paley».
Giuseppe Scaraffia, Io Donna

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