Michael Crummey

Dal ventre della balena

La prima volta che Mary Tryphena incontra il «Grande Bianco» non può sapere che quell’uomo nudo, puzzolente e dalla pelle chiarissima, diventerà suo marito. Mary è solo una bambina e l’unica cosa che le...

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Informazioni
Annamaria Biavasco e Valentina Guani
2013, pp. 384, € 18,00
ISBN: 9788854506206
Collana: I Narratori delle Tavole
Generi: Narrativa straniera, Romanzo storico
SINOSSI

La prima volta che Mary Tryphena incontra il «Grande Bianco» non può sapere che quell’uomo nudo, puzzolente e dalla pelle chiarissima, diventerà suo marito. Mary è solo una bambina e l’unica cosa che le interessa è l’enorme balena che si è appena spiaggiata sulle coste del suo villaggio. È aprile, il giorno della festa di San Marco, ma il ghiaccio non accenna a sciogliersi. Gli orti marciscono sotto la pioggia incessante e i pescherecci tornano vuoti. In una tale carestia, quell’animale morente non può che essere un dono di Dio.
Gli abitanti aspettano che la balena muoia per spartirla equamente, quando King-me Sellers si presenta in spiaggia dicendo che l’animale si è arenato sulla sua proprietà e perciò a lui spettano l’intero fegato e otto botti d’olio. Mentre per risolvere il contenzioso si attende l’arrivo della Vedova, matriarca temuta e rispettata, dotata di poteri soprannaturali, la balena muore e i pescatori si armano di coltelli, accette e seghe, scalano il dorso del leviatano e prendono a tagliarne le carni e a raccoglierne il grasso. Hanno appena iniziato quando sulla spiaggia risuonano le grida di un ragazzo: nel ventre della balena c’è un uomo nudo, dalla pelle chiarissima, che puzza di pesce marcio.
Inizia così un racconto epico e ipnotico che schiude davanti ai nostri occhi il mondo del Newfoundland, in Canada, a cavallo tra Ottocento e Novecento. Un mondo magico e spietato in cui due villaggi confinanti, Deep e Gut, con le loro due famiglie – da una parte i Sellers, protestanti di origine inglese, dall’altra i Devine, pescatori irlandesi cattolici – si combattono da decenni, per un motivo che ormai pochi ricordano ancora.
Neppure il singolare ritrovamento del «Grande Bianco», un uomo che pare non invecchiare e che, novello Messia, porterà benessere e abbondanza in una terra dimenticata da Dio, eviterà che i vecchi rancori tra la Vedova e i Sellers tornino a galla e trascinino tutti in un vortice inarrestabile.
Narrato da uno dei più grandi scrittori canadesi contemporanei e già paragonato a Cent’anni di solitudine di Márquez e a L’urlo e il furore di Faulkner, Dal ventre della balena è un romanzo popolato da fantasmi e creature magiche che racconta l’eroismo e il fallimento di una comunitàdi immigrati, e l’insondabile malvagità che si annida in ogni famiglia.

Autore

Michael Crummey, nato nel 1965 a Bunchas, sulle coste del Labrador, esordisce a metà degli anni Ottanta con raccolte di poesie e di racconti, accreditandosi fin da subito come una delle voci più originali e interessanti del panorama letterario canadese. Nel 2001 il suo primo romanzo, River Thieves, è stato un bestseller in Canada. Tradotto in francese e olandese, ha vinto il Thomas Head Raddal Award e l’Atlantic Independent Booksellers’ Choice Award ed è stato candidato al Giller Prize e al Commonwealth Writers’ Prize. The Wreckage, del 2005, è stato nominato per l’IMPAC Award. Dal ventre della balena è il suo terzo romanzo, vincitore del Commonwealth Writers’ Prize e finalista al Governor General’s Award.