Dove soffiano i venti selvaggi

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Mappe e carte geografiche esercitano, si sa, un’attrazione irresistibile, un fascino visionario che, com’è accaduto all’autore di queste pagine, sono spesso all’origine di un viaggio e di un’avventura. Nick Hunt si è un giorno imbattuto in una carta dell’Europa trasfigurata da linee colorate che, come armate imperiali, travolgevano confini, attraversavano terre e mari, collegavano regioni, culture popoli disparati: latini e slavi, continentali e costieri, nordafricani ed europei meridionali. Erano forze invisibili dai nomi seducenti quanto la Via della Seta o il Camino di Santiago: Mistral, Föhn, Helm, Bora. Nomi di venti.
Così Hunt decise in quel giorno di intraprendere il viaggio descritto in questo libro, un viaggio alla ricerca di quattro venti selvaggi: lo Helm, un vento furioso che, nel Nord dell’Inghilterra, sulle cime più alte dei Pennini che formano la dorsale del paese, è capace di sollevare le pecore come fiocchi di lana e distruggere fienili di pietra; la Bora, l’enfant terrible dell’Adriatico, che soffia impetuoso tra le montagne e il mare, attraversando Slovenia e Croazia; il Föhn, che domina le valli alpine quando l’inverno diventa primavera; il Mistral, il «vento della follia» che irretì e ispirò Vincent van Gogh, e che dalla valle del Rodano nel Sud della Francia si spinge fino al Mediterraneo.
Inseguimento donchisciottesco tra nebbia, sole e tempeste, affascinante avventura capace di condurre il lettore da un solitario rifugio sui monti
in mezzo alla brughiera fino ai vicoli di Trieste, e da un’ululante tormenta sui Balcani fino alla pietrosa desolazione dell’unica steppa dell’Europa occidentale, Dove soffiano i venti selvaggi è anche un imperdibile viaggio attraverso miti e leggende, storia e folklore, scienza e superstizione che ogni vento lascia dietro di sé come una traccia indelebile del suo furente cammino.
Così Hunt decise in quel giorno di intraprendere il viaggio descritto in questo libro, un viaggio alla ricerca di quattro venti selvaggi: lo Helm, un vento furioso che, nel Nord dell’Inghilterra, sulle cime più alte dei Pennini che formano la dorsale del paese, è capace di sollevare le pecore come fiocchi di lana e distruggere fienili di pietra; la Bora, l’enfant terrible dell’Adriatico, che soffia impetuoso tra le montagne e il mare, attraversando Slovenia e Croazia; il Föhn, che domina le valli alpine quando l’inverno diventa primavera; il Mistral, il «vento della follia» che irretì e ispirò Vincent van Gogh, e che dalla valle del Rodano nel Sud della Francia si spinge fino al Mediterraneo.
Inseguimento donchisciottesco tra nebbia, sole e tempeste, affascinante avventura capace di condurre il lettore da un solitario rifugio sui monti
in mezzo alla brughiera fino ai vicoli di Trieste, e da un’ululante tormenta sui Balcani fino alla pietrosa desolazione dell’unica steppa dell’Europa occidentale, Dove soffiano i venti selvaggi è anche un imperdibile viaggio attraverso miti e leggende, storia e folklore, scienza e superstizione che ogni vento lascia dietro di sé come una traccia indelebile del suo furente cammino.
ISBN: 978-88-545-1659-5
Categoria:
Collana: Il Cammello Battriano
Pagine: 304
Tradotto da: Laura Prandino
Prezzo: €17,00
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RECENSIONI
«Il vento, le leggende, la bellezza dei paesaggi... Un resoconto irresistibile e divertente. Un contributo originale alla narrativa di viaggio».
Jan Morris
«Hunt mescola elegantemente la narrativa con il reportage».
New Statesman
«Illuminante».
Wall Street Journal