Gli dèi incatenati

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Nella grande tradizione novecentesca degli studi sulla religione, Karl Meuli è certamente la figura più intrigante fra quante ci restano ancora da scoprire. Insieme filologo, etnografo e storico delle religioni, erede di Bachofen, di cui ha curato esemplarmente l’edizione delle opere, Meuli porta nelle sue ricerche la stessa originalità e la stessa profondità dell’autore del Matriarcato; ma in lui la vivacità dell’etnografo e l’intransigenza del filologo, sapientemente coniugate, intervengono ogni volta a illuminare e vivificare il chiaro-oscuro e la fascinazione mortuaria del maestro. E se per Bachofen il cardine stava nel simbolo, per Meuli invece essenziale nella fenomenologia della religione è tutto ciò che libera, non solo gli uomini, ma gli stessi dèi dai vincoli del destino e del mito. In questa chiave si possono leggere raccolti in questo libro i geniali studi sull’origine del carnevale e sullo charivari, fenomeni in cui l’ordine sociale è sovvertito da cima a fondo con una ferocia liberatoria di cui abbiamo perduto memoria e quelli, non meno innovativi, sulle maschere romane, sull’origine dei Giochi Olimpici e sugli dei incatenati, che gettano una luce insospettata sul mondo antico e sulle sue sopravvivenze nella modernità. Alla solidità del metodo e della documentazione fa ogni volta riscontro in Meuli una freschezza di scrittura come si trova di rado nella tradizione accademica.
ISBN: 978-88-5450-275-8
Categoria:
Collana: La Quarta Prosa
Pagine: 320
Tradotto da: Stefano Marchesoni
Prezzo: €22,00

RECENSIONI
«Uno charivari... vuole “l’annientamento della reputazione che comporta l’esclusione dell’interessato dal contesto sociale e civile”, dunque in certo modo niente meno che la messa al bando. Charivari è uno dei molti nomi, diversi a seconda dei paesi e dei contesti, che designano un atto arcaico e assai diffuso di giustizia popolare, il cui svolgimento si attiene ovunque a forme simili e ricorrenti».