Emma Donoghue
Il prodigio
Irlanda, seconda metà dell’Ottocento. L’infermiera Lib Wright, una veterana della guerra in Crimea formatasi all’illustre scuola di Florence Nightingale, giunge nelle Irish Midlands. A convocarla è stato un comitato...
Irlanda, seconda metà dell’Ottocento. L’infermiera Lib Wright, una veterana della guerra in Crimea formatasi all’illustre scuola di Florence Nightingale, giunge nelle Irish Midlands. A convocarla è stato un comitato...
Irlanda, seconda metà dell’Ottocento. L’infermiera Lib Wright, una veterana della guerra in Crimea formatasi all’illustre scuola di Florence Nightingale, giunge nelle Irish Midlands. A convocarla è stato un comitato capeggiato dal dottor McBrearty, il medico della Contea. Il caso sottopostole è quanto mai insolito: Anna O’Donnell, una bambina in perfetta salute, afferma di non toccare cibo dal giorno del suo undicesimo compleanno, quattro mesi prima. Un vero e proprio «prodigio vivente» che attira stuoli di fedeli da tutto il mondo, impazienti di vedere con i propri occhi la bambina che dice di nutrirsi soltanto di manna dal cielo.
La casupola in cui la figlia degli O’Donnell vive non ha più di quattro stanze e l’infermiera confida sul fatto che le basterà una notte soltanto per sorprenderla a cibarsi di nascosto, e smascherare così quella piccola imbrogliona.
Vivendo di privazioni al pari di una santa, la bambina mostra però una serenità e una padronanza di sé tali che Lib è spinta a chiedersi se per caso non stia affatto fingendo.
Tuttavia, proprio quando le convinzioni dell’infermiera cominciano a vacillare, Anna inizia a deperire rapidamente sotto i suoi occhi, ponendo Lib di fronte a dilemmi ancora più grandi.
Con una splendida prosa, capace di mantenere sempre alta la suspense, Emma Donoghue ci consegna un magistrale romanzo che parla di pregiudizi, silenzi e superstizioni nell’Irlanda dell’Ottocento, e della magnifica amicizia tra una donna scettica e una bambina terrorizzata.