È il 1927 quando Anne Morrow incontra per la prima volta Charles Lindbergh. Lei è una ragazza piena di grazia e impeto giovanili. Lui, un ragazzo di venticinque anni che nel mese di maggio di quell’anno è diventato un eroe: ha sorvolato l’oceano Atlantico come un’aquila. I due si sposano e diventano una delle coppie più ammirate e in vista del bel mondo internazionale, i fortunati Lindbergh, la «prima coppia volante», come recitano i rotocalchi. Un giorno di marzo del 1932 la buona sorte decide, però, di voltare loro le spalle. Il piccolo Charlie, il figlio di due anni della coppia, viene rapito nell'abitazione di campagna dei Lindbergh. Mesi dopo, il bambino viene ritrovato morto in una fossa improvvisata nel bosco poco lontano da casa. Il dolore segna l’esistenza di Anne in maniera indelebile, al punto tale da scavare un abisso tra lei e le gesta e l’immagine pubblica di Lindbergh, l’aquila solitaria capace di sfidare e ribattere ogni colpo del destino. Romanzo che penetra mirabilmente nell’animo di una donna, avvincente ritratto di una delle più controverse figure del Novecento, La moglie dell’aviatore è uno dei libri più venduti, e più apprezzati dalla critica, dell’ultima stagione letteraria americana.