È il 1340, l’anno in cui Benedetto XII, lontano dalle sponde caotiche del Tevere, dove imperversa la guerra tra gli Orsini e i Colonna, soggiorna nel Palazzo dei Papi di Avignone. L’anno in cui comincia un intricato «affare di stato», che ha per sfondo Venezia, la Castiglia, la Francia e le principali corti europee, e in cui la ricerca di un mitico regno cristiano nel cuore dell’Oriente, il regno del prete Gianni, unisce in una lotta spietata uomini di stato e religiosi, avventurieri senza scrupoli e martiri innocenti, fino a intrecciarsi con una delle più celebri e appassionate storie d’amore dell’Occidente cristiano: quella tra dom Pedro, erede della corona portoghese sposato con l’infanta di Spagna Costanza di Castiglia, e Inès de Castro. Sulla scia di Victor Hugo e Montherlant, Gilbert Sinoué narra di una irrefrenabile passione in un romanzo che illumina una delle più avvincenti pagine della storia, in cui le ragioni di stato e quelle del cuore si fronteggiano senza esclusione di colpi.