Pierre Minet

La sconfitta

Pagine impietose, intense, terribili sul mal di vivere di Minet, ma anche autentiche, piene di freschezza, libertà e amore. Il racconto di «sei mesi di poesia» nella Parigi rimbaldiana della meraviglia e dei sortilegi.

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Informazioni
Stefania Ricciardi
2023, pp. 256, € 18,00
ISBN: 9788854524866
Collana: Bloom
Generi: Biografia e memoir
SINOSSI

Intorno alla metà degli anni Venti, Pierre Minet, stanco della vita provinciale di Reims, fugge a Parigi. Non ha casa, non ha bagagli, soltanto una cartella con dentro una camicia sporca da lavare nei lavandini dei caffè, un quaderno su cui scrivere poesie e un paio di fazzoletti. Gli abiti sono sdruciti ma le scarpe lucide, giusto per poterle contemplare di tanto in tanto e sentirsi cosí elegante da non pensare alla miseria e alla fame. Trascorre il tempo tra avventure, frequentazione di ricchi personaggi e bizzarre figure dei bassifondi, liaison di ogni tipo e, infine, stringe amicizia con Gilbert-Lecomte, Daumal e Vailland. Minet ha poco piú di quindici anni e Gilbert-Lecomte soltanto qualche anno in piú. Viene anche lui da Reims, ma è già una celebrità a Parigi. Ha fondato con René Daumal e Roger Vailland Le Grand Jeu, la rivista che lascerà il segno nella storia della letteratura francese. Cominciano cosí per Minet «mesi senza nessun fine recondito, nessun calcolo, nessun fine in genere», mesi di poesia totale, di continua meraviglia, uno stato di grazia col quale affrontare la vita col «cuore e l’anima di un bambino». 
Circa venti anni dopo, Pierre Minet pubblica La sconfitta. Gilbert-Lecomte è morto. Il suo corpo, voracemente torturato dalla droga, non era finalmente piú d’intralcio allo spirito. Eppure, quella morte assedia, strazia Minet. Rappresenta, infatti, anche la sua fine, la fine del Pierre della libertà, della fame, della «creatura da sogno» della sua giovinezza… La sconfitta è una delle opere fondamentali dell’avanguardia francese. 
Un libro in cui si svela come le posizioni artistiche e letterarie raccolte attorno al gruppo del Grand Jeu non fossero semplici questioni di princípi estetici, ma appartenessero a una vera e propria condotta di vita. Nelle sue pagine sono racchiusi tutti i temi propri di quegli «adolescenti uniti da mille affinità mistiche» (Roger Vailland): condurre l’intera esistenza all’insegna della poesia, espandere le frontiere della percezione, vivere la vita secondo l’intensità che solo l’immaginazione sa dare. 
La presente traduzione costituisce la prima edizione italiana di questo libro, in cui Minet osa salire sul piedistallo della poesia e strombazzare il suo scintillio.

Autore

Pierre Minet (1909-1975), nato a Reims, è stato tra i piú noti poeti e scrittori dell’avanguardia francese del Novecento. I suoi esordi sono legati alla rivista letteraria Le Grand Jeu e all’amicizia con Roger Gilbert-Lecomte. La sconfitta è stato pubblicato in Francia per la prima volta nel 1947 con il sottotitolo Confessioni: un testo autobiografico che raccolse l’unanime favore dei critici.