John Burnside

Una bugia su mio padre

È un giorno di Halloween della metà degli anni Novanta nei pressi dei Finger Lakes, nella parte settentrionale dello stato di New York. Alla guida di un’auto presa a nolo, John Burnside vaga per quel tranquillo angolo di mondo,...

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Informazioni
Massimo Ortelio
2012, pp. 304, € 16,00
ISBN: 9788854505865
Collana: I Narratori delle Tavole
Generi: Narrativa straniera, Letteratura contemporanea
SINOSSI

È un giorno di Halloween della metà degli anni Novanta nei pressi dei Finger Lakes, nella parte settentrionale dello stato di New York. Alla guida di un’auto presa a nolo, John Burnside vaga per quel tranquillo angolo di mondo, attraversando villaggi dove su ogni veranda spiccano grandi zucche ghignanti. Le stradine si snodano in un panorama bello e silenzioso, ma è una mattina in cui John si sente particolarmente perduto, smarrito come un uomo venuto dal nulla.
Per lenire il suo stato d’animo, decide di caricare a bordo un autostoppista, fermo sul bordo della strada con un’aria del tutto indifferente all’assenza di traffico. È un ragazzo dai capelli color sabbia e gli occhi scuri. Dice di frequentare una scuola per clown in città e di stare andando a trovare suo padre, un uomo che sa il fatto suo e, dopo la morte della seconda moglie, vive da solo in una casetta circondata da alberi rossi e dorati. Come se stesse recitando in una fiction, aggiunge poi che suo padre non ha mai criticato le sue scelte ed è sempre stato presente quando ha avuto bisogno di lui. John se lo figura perfettamente un padre così: un tipo assennato che si compiace dei suoi silenzi e vive dentro di sé, in un mondo tutto suo diventato col tempo sempre più ricco e tranquillo, come uno stagno nel bosco che, indisturbato per anni, si riempie di foglie e spore… Fantasticherebbe ancora a lungo sul padre del ragazzo, se il giovane autostoppista non gli chiedesse di suo padre.
John potrebbe dirgli la verità. Potrebbe parlargli della violenza, del bere, del vergognoso e querulo teatrino dei pentimenti di suo padre. Potrebbe raccontargli il vizio del gioco, i suoi attacchi di mania distruttiva. Parlare per ore della sua crudeltà, della sua meschinità, del modo ossessivo in cui lo sgridava qualunque cosa facesse quando era troppo piccolo e spaventato per difen dersi. Potrebbe dirgli che ha sepolto suo padre con gratitudine, nella terra fredda e umida del la desolata città industriale dov’è morto, ma anche nel ge lido sottosuolo dell’oblio. Potrebbe, infine, confessargli che, almeno in parte a causa di suo pa dre, lui è – da sempre – uno di quei bevitori compulsivi che capita di incontrare talvolta, dediti alla missione inconfessata di farsi più male possibile.
Ma, forse perché il ragazzo è uno di quei giovani dalla testa piena di storie semplici e gradevoli, John racconta una bugia su suo padre.
Magnifica confessione di un uomo capace di perdonare il padre, dopo aver scoperto il vuoto, la macchia nel la sua anima che gli impediva di fidarsi di sé e degli altri, Una bugia su mio padre è una delle opere più intense della letteratura britannica contemporanea, acclamata dalla critica e dal pubblico dei numerosi paesi in cui è apparsa.

Autore

John Burnside è nato in Scozia nel 1955. Ritenuto uno dei maggiori poeti e scrittori britannici, ha vinto nel 2011, con la raccolta Black Cat Bone, il Forward Poetry Prize (assegnato in passato a Seamus Heaney, Don Peterson e Ted Hughes).  È autore di numerosi racconti e romanzi, ed è membro della giuria del Man Booker Prize. Tra le sue opere Una bugia su mio padre (Neri Pozza 2012).