Flann O'Brien

Cronache dublinesi

Dal 1940 alla sua morte nel 1966, Flann O’Brien, con lo pseudonimo di Myles na Gopaleen, tenne una rubrica quotidiana di cronache dublinesi sull’Irish Times. Con impudente ironia e sfrenato umorismo, O’Brien metteva in ridicolo le...

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Informazioni
Daniele Benati
2008, pp. 192, € 15,00
ISBN: 9788854502116
Collana: I Narratori delle Tavole
Generi: Narrativa straniera
SINOSSI

Dal 1940 alla sua morte nel 1966, Flann O’Brien, con lo pseudonimo di Myles na Gopaleen, tenne una rubrica quotidiana di cronache dublinesi sull’Irish Times. Con impudente ironia e sfrenato umorismo, O’Brien metteva in ridicolo le assurdità e le boriosità della vita dublinese, con un’arditezza che lo rese il più temuto, rispettato e apprezzato commentatore della storia del giornalismo irlandese. Nel corso degli anni la rubrica assunse forme e caratteristiche sempre diverse: dal diario pubblico al saggio, all’esercizio del gioco di parole, alla gag umoristica, all’intervento critico, alla tirata polemica, al monologo, alla spiegazione didattica, all’invenzione narrativa e alla creazione di personaggi che ancor oggi vengono ricordati al pari di quelli che animano i suoi romanzi. E tra tutti gli strambi personaggi usciti dalla sua penna, il più notevole è proprio Myles na Gopaleen, l’implacabile fustigatore di costumi di queste Cronache dublinesi, bizzarro miscuglio tra uno scienziato pazzo, un tuttologo e un fanfarone.
Come ha scritto Gianni Celati, solo nei vecchi almanacchi del West è possibile trovare gli antenati di un personaggio del genere; mentre in Europa, aggiungiamo noi, solo in Irlanda poteva rispuntare uno di loro. Un’Irlanda povera di mezzi ma ricca d’inventiva, come era appunto quella di Myles, che trasforma Dublino nel centro di un universo comico e allo stesso tempo pensoso, passando in rassegna tutti i problemi che assillano la popolazione, a partire da quello più pressante: il bere, naturalmente.
Un libro divertentissimo, che provoca nella mente del lettore la stessa spensierata allegria di una bella sbornia, e ammonisce circa gli effetti malefici della «sbornia di cultura» che affligge i boriosi e i pedanti.

Autore

Flann O’Brien, pseudonimo di Brian O’Nolan (1911-1966), nacque nell’Irlanda occidentale e visse a Dublino. Iniziò la sua attività letteraria nel 1939 con il romanzo At Swim-Two-Birds (Una pinta d’inchiostro irlandese, 1968). Nel 1941 pubblicò An Béal Bocht, scritto in gaelico e tradotto in inglese nel 1973 con il titolo The Poor Mouth (La Miseria in bocca, 1987). Nel 1968 apparve postumo The Third Policeman (Il terzo poliziotto, 1971), scritto subito dopo At-Swim-Two-Birds e allora rifiutato da tutti gli editori. Pubblicato nel 1961, The Hard Life (Vita dura) è apparso in Italia presso Giano col titolo L’ardua vita. Neri Pozza ha pubblicato di Flann O’Brien Cronache dublinesi.