Silvio Perrella

Fino a Salgareda

I dati erano conosciuti. Che Parise fosse figlio di padre ignoto e che questo fosse stato per lui un problema, lo aveva raccontato lui stesso più volte, in modo diretto e in qualche racconto. Che la madre fosse una donna “temibile”...

Dove acquistare Dove acquistare Dove acquistare
Informazioni
2015, pp. 208, € 14,00
ISBN: 9788854508378
Collana: Biblioteca Neri Pozza
Generi: Saggi, Biografia e memoir
SINOSSI

I dati erano conosciuti. Che Parise fosse figlio di padre ignoto e che questo fosse stato per lui un problema, lo aveva raccontato lui stesso più volte, in modo diretto e in qualche racconto.

Che la madre fosse una donna “temibile” e amata, che certi luoghi come Venezia Milano Roma o il suo «Veneto barbaro di muschi e nebbie » avessero avuto per lui un’importanza determinante, e che i suoi viaggi avessero reso il suo sguardo più acuto e lungimirante, che infine la malattia e il senso della vita breve avessero da sempre influito sulla sua visione del mondo e sulla sua sintassi, tutto questo era noto. Ma per metterlo in movimento e ricercare i movimenti remoti di una vita che si intreccia con la scrittura e diventa destino, il destino di un autore tra i più originali del nostro Novecento (anche perché trova la sua origine solo in se stesso); per combinare tutti questi dati in una trama coerente fino a darci un’immagine di Parise che prima non ci era mai apparsa così vivida e toccante; per fare tutto questo occorreva l’acume del saggista e del critico, ma anche la libertà del narratore con la capacità di muovere questi dati a sua disposizione senza far mai debordare la sua fantasia nell’arbitrario.
E questo ha fatto Silvio Perrella col suo libro saggistico-narrativo intitolato Fino a Salgareda e dedicato appunto a Goffredo Parise. Perrella non ha mai conosciuto Parise (per ragione anagrafica), ma con questo suo saggio sembra essersi a lui avvicinato di persona creando una confidenza e un’amicizia con lui che si trasmette anche al lettore. (Raffaele La Capria)

Autore

Silvio Perrella è nato a Palermo nel 1959. Da molti anni ha scelto di vivere a Napoli. Tra i suoi libri Calvino (Laterza, 1999), In fondo al mondo (Mesogea, 2014) e Doppio scatto (Bompiani, 2015). L'aleph di Napoli, L'alfabeto del mare e Le ombre della Gaiola (ilfilodipartenope, 2013-2015) compongono la "trilogia degli amanti di città". Ha curato e introdotto il Meridiano Mondadori dedicato a Raffaele La Capria. Collabora con Il Mattino. Con Neri Pozza ha pubblicato Giùnapoli (2006), Fino a Salgareda (2015) Addii, fischi nel buio, cenni (2016) e Io ho paura (2018).