Jean d'Ormesson

Guida degli smarriti

Nel 1190 Moshe ben Maimon, noto come Mosè Maimonide ai dotti del suo tempo, filosofo, rabbino e talmudista nella Cordova musulmana, scrisse in arabo La guida degli smarriti (La guida dei perplessi, secondo un’altra traduzione del titolo).

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Informazioni
Giovanni Bogliolo
2017, pp. 144, € 12,00
ISBN: 9788854514942
Collana: Biblioteca Neri Pozza
Generi: Saggi
SINOSSI

Nel 1190 Moshe ben Maimon, noto come Mosè Maimonide ai dotti del suo tempo, filosofo, rabbino e talmudista nella Cordova musulmana, scrisse in arabo La guida degli smarriti (La guida dei perplessi, secondo un’altra traduzione del titolo). Nella città spagnola, retta dal tollerante Califfato degli Almoravidi, l’opera ebbe un’immediata fortuna e, insieme con altri trattati del talmudista, fece di Maimonide il più onorato e rispettato filosofo ebreo del Medioevo.
Jean d’Ormesson ha preso in prestito il titolo del pensatore di Cordova per questo suo manualetto a uso degli smarriti della nostra epoca. Benché sia sempre possibile scovare segrete affinità tra le epoche, i quasi mille anni trascorsi dal tempo di Maimonide – e di Filippo Augusto, di san Francesco d’Assisi, dell’imperatore  Federico II e di Saladino –, impediscono naturalmente qualsiasi  comparazione tra le «anime smarrite» di Moshe ben Maimon e quelle odierne di Jean d’Ormesson. È tuttavia certo che oggi non siamo affatto immuni dal  disorientamento. «Oggi come ieri siamo tutti degli smarriti», non fosse altro che «i motivi e il senso del nostro passaggio su questo pianeta che chiamiamo Terra ci restano del tutto oscuri».
Nulla di meglio, perciò, che affidarsi alle massime e ai precetti dell’autore di A Dio piacendo, un uomo e uno scrittore che ha attraversato le tragedie e i furori di un secolo senza rinunciare mai alla grazia e alla levità del pensiero.

Autore

Jean D'Ormesson è nato a Parigi nel 1925. Membro di vari gabinetti ministeriali, dal 1974 al 1977 è direttore del quotidiano nazionale francese Le Figaro, con cui collabora tutt'oggi regolarmente con la sua rubrica «Dibattiti e opinioni». Nel 2015 la sua opera è entrata nella Bibliothéque de la Pléiade, la prestigiosa collana edita da Gallimard. Tra i romanzi selezionati vi sono: La gloria dell'Impero (Grand Prix du Roman de l'Académie Francaise), A Dio piacendo (BEAT, 2016) e Il romanzo dell'ebreo errante. Grand Officier de la Legiòn d'Honneur, eletto membro più giovane di sempre dell'Académie francaise nel 1973, ha ottenuto con Malgrado tutto, direi che questa vita è stata bella un gran successo di pubblico e di critica in Francia.