Aline Kiner

La notte delle beghine

Parigi, 1310. Nel quartiere chiamato il Marais, sorge un’istituzione unica in Francia: il grande beghinaggio. Fondato da Luigi IX, l’edificio ospita una comunità di donne inclassificabili, sfuggenti a qualunque definizione: sono...

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Informazioni
Alberto Folin
2018, pp. 304, € 17,00
ISBN: 9788854517042
Collana: I Narratori delle Tavole
Generi: Narrativa straniera, Romanzo storico
SINOSSI

Parigi, 1310. Nel quartiere chiamato il Marais, sorge un’istituzione unica in Francia: il grande beghinaggio. Fondato da Luigi IX, l’edificio ospita una comunità di donne inclassificabili, sfuggenti a qualunque definizione: sono le beghine che hanno scelto la vita monastica ma senza i voti. Il claustro dove lavorano, studiano e vivono  affrancate dall’autorità degli uomini, è un’oasi all’interno della città, un’isola ben  protetta dal mondo esterno.
In un freddo mattino di gennaio la vecchia Ysabel, che da anni veglia sulla pace del luogo, sta svolgendo i consueti preparativi per l’Officio quando ode un grido  proveniente dalla strada. Addossata contro il vano dell’entrata all’esterno, appare una figura coperta da una mantellina sudicia, il volto nascosto sotto un cappuccio.
Maheut, questo il nome della ragazza, è in fuga da un matrimonio impostole con la violenza. Sfinita, malata e inseguita da un sinistro frate francescano, ha bussato alle porte del beghinaggio in cerca di protezione. Ysabel non esita ad accoglierla, benché l’inquietudine serpeggi tra le beghine nell’istante in cui il laccio che lega i capelli di Maheut si scioglie e, davanti ai loro occhi sgomenti, srotola una gran massa di capelli rossi. Rossi come i capelli di Giuda e Caino. Rossi come le fiamme dell’inferno che bruciano senza far luce.
L’ombra di tempi bui sta, del resto, per abbattersi sul cielo di Parigi. Il processo ai Templari, accusati dei crimini più nefandi, accende l’animo di molti in città, e lo  spettro dell’eresia e della stregoneria si aggira nel Regno a seguito dell’arresto di una beghina proveniente da Valenciennes, Marguerite Porete, colpevole di aver scritto un libro, Lo specchio delle anime semplici, in cui si prende la libertà di criticare chierici e teologi.
Abbandonare al suo destino Maheut, quella giovane dallo sguardo aspro come smeraldo grezzo, o combattere e difenderla per difendere, insieme, la propria indipendenza e libertà? Questo è il dilemma che agita le coscienze e turba la pace nel grande beghinaggio del Marais.
Intrecciando i momenti salienti del regno di Filippo il Bello e il destino di personaggi real e immaginari, Aline Kiner ci conduce, con una prosa di rara eleganza, in un momento cruciale della Storia, in cui eroine solidali e sovversive non esitano a fare propria la battaglia contro l’oscurantismo e per la libertà delle donne.

Autore

Aline Kiner è nata a Moselle e vive a Parigi. È redattore capo della rivista Sciences et Avenir. Appassionata di Storia, in particolare del Medioevo, ha pubblicato nel 2004 La Cathédrale, livre de pierre. È inoltre autrice dei romanzi Le Jeu du pendu (2011) e La Vie sur le fil (2014).