Nella banlieue di Parigi, nell’Epicerie Madras, il negozio di zio ,Krishenbhai, si combatte a volte una strana battaglia di odori: il profumo delle baguette fragranti si scontra inesorabilmente con l’aroma pungente delle spezie e dei cibi indiani in bella mostra sugli scaffali dell’épicerie.
È una vera e propria lotta tra mondi opposti che sfugge alla percezione di zio Krishenbhai, distratto com’è dalle avvenenti clienti con cui si avventura nel retro della bottega, ma non a quella di Leela, la sua giovane e graziosa nipote. Tutte le schiere nemiche degli odori – l’aroma di cardamono, curcuma, burro, cannella e dell’olio di cocco, delle banane fritte e delle masalas – invadono, implacabili, le sue narici. Poiché, oltre alla grazia del suo aspetto, Leela, ha avuto in dono anche una sensibilità agli odori assolutamente fuori dell’ordinario. Come una preziosa bussola, la percezione degli odori guida Leela nella navigazione del mondo, alla scoperta dell’affetto e dell’amore, del sesso e del piacere.
Romanzo di impeccabile scrittura, L’odore del mondo ci offre un ritratto inedito di Parigi, una città in cui la mescolanza di razze e culture ridesta antichi conflitti, ma genera anche nuove e inaspettate fratellanze.