Stefano Malatesta

La vanità della cavalleria

La vanità è sempre stata una prerogativa della cavalleria e degli uomini in divisa. Trine, merletti e sete erano merce comune tra gli uomini della cavalerie settecentesca. Nei secoli successivi la vanità dilagò tra le forze...

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Informazioni
2018, pp. 272, € 9,90
ISBN: 9788865595718
Collana: Beat Bestseller
Generi: Narrativa italiana, Narrativa di viaggio
SINOSSI

La vanità è sempre stata una prerogativa della cavalleria e degli uomini in divisa. Trine, merletti e sete erano merce comune tra gli uomini della cavalerie settecentesca. Nei secoli successivi la vanità dilagò tra le forze armate. Gli ufficiali austriaci vestiti sempre di bianco sono una delle immagini glamour che l’Ottocento ci ha lasciato. I Savoia che abbracciavano la carriera militare, come il duca d’Aosta, erano soliti portare cappelli fuori ordinanza; le SS avevano una divisa elegantissima con gli stivali più belli che si potessero immaginare, morbidi, lucidi e che davano un tocco particolare a tutto l’abito.
Attraverso il brillante racconto della vanità della cavalleria e delle più celebri battaglie combattute a cavallo, dalla carica demenziale di Lord Cardigan a Balaklava, dove la Light Brigade venne sbaragliata dai cannoni russi, alla strage di Caporetto, Stefano Malatesta scrive un libro sulla guerra che non ha affatto il sentore di caserma e di burocrazia, ma appassiona come e più di un romanzo d’avventura.

Autore

Nato a Roma, dopo essersi laureato in Scienze Politiche, Stefano Malatesta ha cominciato a viaggiare molto presto e da allora non ha mai smesso. Si è dedicato al giornalismo come cronista di nera, documentarista e inviato di guerra. Tra le sue opere L'Armata Caltagirone, Il cammello battriano (2002), Il napoletano che domò gli afghani (2002), Il Grande Mare di Sabbia (2006), Quel treno per Baghdad (2013), L'uomo dalla voce tonante (2014) e Quando Roma era un paradiso (2015).