Nel 1944 un romanzo, ambientato esattamente tre secoli prima, precisamente nell’Inghilterra del 1644, scosse la società americana. Il libro fu vietato in 14 stati americani per i suoi numerosi riferimenti a rapporti sessuali, gravidanze illegittime, aborti ecc. Nella forma di un romanzo storico, camuffato da romanzo d’appendice, camuffato a sua volta da romance, narrava la storia di un’eroina, Amber St Clare, orfana abbandonata di nobili natali, che non esita a usare la sua bellezza e il suo fascino per farsi largo in un mondo a lei estraneo. Quello che infastidiva soprattutto i puritani giudici americani degli anni Quaranta era che Amber St Clare rompeva gli schemi dell’eroina dei romanzi d’appendice, in trepida attesa del principe azzurro, per delineare l’inaspettato ritratto di una donna intraprendente, spregiudicata, che non esita a fare libero uso della sua sessualità e, soprattutto, della sua astuzia per raggiungere i suoi scopi. Frutto di un’immaginazione femminile sovversiva per la sua epoca, Amber è la prima rappresentazione nel Novecento della donna ribelle al suo destino di madre e sposa devota.